2022/04/25
36. La formazione dello Spirito Santo e la rivelazione a Giovanni
La descrizione della discesa dello Spirito Santo, "Apparvero
loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro"
(Atti 2:3) dove descrive come lo Spirito Santo si connette con il regno
cosciente del cervello del singolo discepolo per ricevere Gesù e annunciare e
formare i discepoli. Le loro notevoli azioni dopo l'evento mostrano che in quel
momento, la visione del mondo di Gesù Cristo, che avevano nel loro regno
inconscio, fu in questo momento portata nel loro regno cosciente dallo Spirito
Santo. Giovanni, che era presente, consiglia la gente nella sua lettera: "E
quanto a voi, l'unzione che avete ricevuto da lui [il Figlio] in voi e non
avete bisogno che qualcuno vi istruisca. Ma, come la sua unzione vi insegna
ogni cosa ed è veritiera e non mentisce, così voi rimanete in lui come essa vi
ha istruito" (1Giovanni 2:27). "L'unzione che avete ricevuto
da lui" qui si riferisce alla visione del mondo di Gesù Cristo posta
nel regno inconscio dei discepoli che erano rimasti vicini a Gesù. Se è così,
il passaggio, "voi rimanete in lui come essa vi ha istruito",
sta dicendo loro di rimanere nella formazione dello Spirito Santo, che tira la
visione del mondo di Gesù Cristo fuori dal loro regno inconscio nel loro regno
cosciente, come Giovanni ha sperimentato a Pentecoste. Tuttavia, quando
Giovanni scrisse questa lettera, non era consapevole che la sua generazione
successiva non sarebbe stata in grado di condividere la sua esperienza. Lo
Spirito Santo guida ogni persona direttamente, non attraverso profeti o
insegnanti, né attraverso un carisma o una spiritualità che opera attraverso
una particolare persona. Sorprendentemente, il giorno di Pentecoste, i
discepoli di Gesù avevano già l'esperienza che le persone contemporanee, che
vivono nell'era della connessione personalizzata a Internet, danno per
scontata. Queste persone mantengono la visione del mondo della società
orientata all'informazione nel loro regno inconscio, e questa viene
costantemente tirata fuori nel loro regno cosciente. Questo significa che ai
discepoli "che non hanno visto e hanno creduto" deve essere
infusa nel loro regno inconscio la visione del mondo di Gesù Cristo per
rimanere nel Figlio. Giovanni deve essere diventato gradualmente consapevole di
questa necessità. Una delle lettere di Paolo ci dice che alcuni testimoni della
risurrezione di Gesù erano già morti (cfr. 1 Corinzi 15:6). Dio fece scrivere a
Giovanni un libro di formazione che avrebbe riempito il proprio regno inconscio
con la visione del mondo di Gesù Cristo in preparazione al tempo in cui questi
testimoni avrebbero cessato di esistere. E nel libro dichiarò: "Beato
chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e
custodiscono le cose che vi sono scritte: il tempo infatti è vicino"
(Apocalisse 1:3). La pratica quotidiana di leggere ad alta voce questo
messaggio profetico e di ascoltare la sua voce aiuta a mantenere "le
cose che vi sono scritte" nel nostro regno inconscio. Coloro che lo
fanno avranno la benedizione di rimanere nel Figlio.
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