Rivelazione di Gesù Cristo, al quale Dio la consegnò per mostrare ai suoi servi le cose che dovranno accadere tra breve. Ed egli la manifestò, inviandola per mezzo del suo angelo al suo servo Giovanni, il quale attesta la parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo, riferendo ciò che ha visto. (Apocalisse 1:1-2)

 2022/08/15


52. Il primo angelo (Apocalisse, capitoli 15-16)

Continuiamo le nostre riflessioni sui temi trattati nel numero precedente. Ci sono sette passaggi chiavi nella descrizione di Giovanni 10, che inizia con la parabola dell'ovile. Essi coincidono con i "sette flagelli dei sette angeli" nel Libro dell'Apocalisse. Il primo passaggio chiave è quello in cui si legge che "sorse di nuovo dissenso tra i Giudei per queste parole" (Giovanni 10:19) per le parole pronunciate da Gesù. Le persone percepiscono il mondo come uno spazio a tre dimensioni. Nei loro ricordi, varie scene, dall'infanzia al presente, sono conservate senza che siano state adeguatamente verificate, quasi come immagini ritagliate a caso. Le parole, invece, hanno una forma a una dimensione. Per questo motivo, vengono riconosciute dai sensi come informazioni con simboli disposti linearmente lungo un asse temporale, e penetrano nella memoria delle persone come un'arma a doppio taglio. Le parole non sono sempre piacevoli perché a volte ci costringono a renderci conto delle contraddizioni che ci sono in noi. E ancora di più se dicono la verità (cfr. questo blog № 48). Gesù non fu condannato solo per aver infranto il sabato, ma anche per aver detto che Dio era suo Padre, facendosi uguale a Dio. Tuttavia, nessuno poteva confutarlo. Le parole di Gesù rivelano le contraddizioni dei suoi accusatori. Quando le persone trovano delle contraddizioni all'interno di se stesse, molte di esse, anziché affrontarle, le attribuiscono ad eventi esterni o ad altri. Con il tempo, le contraddizioni irrisolte si accumulano nella loro memoria, causando loro grande stress, e alla fine fuggono nel mondo della finzione. Nella scena precedente, alcune persone dicono: "È indemoniato ed è fuori di sé; perché state ad ascoltarlo?". (Giovanni 10:20). Altri, invece, sebbene ancora incerti nella comprensione, dicono: "Queste parole non sono di un indemoniato; può forse un demonio aprire gli occhi ai ciechi?" (Giovanni 10:21). E si legge che sorse una divisione all'interno della comunità. Spesso, all'interno di una comunità o di un sodalizio di vecchio stampo, quando le persone che ne fanno parte condividono certe informazioni, emerge una pressione interna che richiede una empatia uniforme da parte dei suoi membri. Se, in quel momento, alcuni non rispondono alla richiesta e fanno domande o obiezioni, il conflitto che ne deriva a volte divide le persone e lascia ferite. Questa situazione è in linea con la descrizione dell'Apocalisse: "Partì il primo angelo e versò la sua coppa sopra la terra; e si formò una piaga cattiva e maligna sugli uomini che recavano il marchio della bestia e si prostravano davanti alla sua statua" (Apocalisse 16:2). Queste piaghe, cioè il conflitto che vi è sorto, finiranno per rompere il mondo fittizio, dissipare l'ambiguità e aprire la strada a coloro che saranno salvati.

Maria K. M.

 

Avviso: La seguente frase in questo blog № 50 è stata corretta a causa di un'ambiguità.

(Prima della correzione) "La Santa Eucaristia attende la collaborazione dei fedeli per prendere queste volontà tormentate e morte rimaste sulla terra, e gli spiriti maligni uno per uno, man mano che muoiono."

(Dopo la correzione) "La Santa Eucaristia attende la collaborazione dei fedeli per portare con sé, una per una, alla sua morte, queste volontà tormentate che erano morte e rimaste sulla terra e le volontà di coloro che sono stati spiriti maligni (cfr. questo blog № 49)."


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