2021/10/04
7. Prologo
Perché le parole del Libro dell'Apocalisse riflettono la
visione del mondo di Gesù Cristo? Vorrei esaminare questa domanda passo dopo
passo. Prima di tutto, le prime parole del testo, "Rivelazione di Gesù
Cristo"1, suggeriscono il seguente significato. Il nome
"Gesù" rappresenta la prima parte della salvezza, realizzata
dal fatto che Dio è nato come uomo e ha vissuto tra gli uomini. Il nome "Cristo"
indica la seconda parte della salvezza, che Gesù ha realizzato attraverso la
sua passione e morte sulla croce.2 L'Apocalisse di Giovanni è un libro
di testimonianza in cui due salvezze, ciascuna rappresentata da un nome diverso,
si sovrappongono, per salvare tutti gli uomini. Poi segue la frase, "al
quale Dio la consegnò per mostrare ai suoi servi le cose che dovranno accadere
tra breve. Ed egli la manifestò, inviandola per mezzo del suo angelo al suo
servo Giovanni". Questa affermazione attira la nostra attenzione sul
fatto che il destinatario finale dell'informazione data da Dio è una persona. Continua
dicendo che "Giovanni ha
testimoniato la parola di Dio e di Gesù Cristo, cioè tutto ciò che ha visto"3,
Giovanni, un uomo, ci ha detto che non ha scritto questo libro dell'Apocalisse
basandosi sulla sua comprensione di ciò che l'angelo gli aveva comunicato.
Pertanto, egli scrisse che rendeva testimonianza di tutto ciò che aveva visto.
Poi aggiunse: "Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole
di questa profezia e custodiscono le cose che vi sono scritte: il tempo infatti
è vicino"4, perché c'è "le cose che dovranno
accadere tra breve". Deve significare che coloro che recitano le
parole di questa profezia e conservano nella loro memoria ciò che hanno sentito,
presto condivideranno la testimonianza di Giovanni.
Riferimento 1. Apocalisse 1:1, 2. Apocalisse 21:6, 22:13, 3.
Apocalisse 1:2, 4. Apocalisse 1:3