2023/11/27
119. Composizione profetica dell'Apocalisse 2/3
La figura sopra mostra la struttura profetica dell'Apocalisse. La prima profezia, "Profezia su Gesù Cristo che è con la Chiesa" (capitolo 1), e la seconda profezia, "Profezia sui problemi della comunità ecclesiale e le loro soluzioni" (capitoli 2-3), ci conducono alla terza profezia, "Profezia sull'istituzione del Nuovo Testamento " (capitoli 4-11). Dalla profezia dell'istituzione del Nuovo Testamento in poi, dopo aver subito la quarta profezia, "Profezia del destino della Chiesa con il sacerdozio e il sacramento dell'Eucaristia nascosti nel deserto e nel cielo" (capitoli 12-16), e la quinta profezia, "Profezia della caduta della Chiesa" (capitoli 17-18), si giunge alla sesta profezia, "Profezia del completamento della liturgia della Messa" (capitoli 19-20), per poi entrare nel vivo della settima profezia, "Profezia della spiritualità dello Spirito Santo" (capitoli 21-22).
Come mostra la figura sopra, 'Babilonia la grande' appare nella quarta e nella quinta profezia. Nella quinta profezia, 'Babilonia la grande' è rappresentata come segue: "Sulla sua fronte stava scritto un nome misterioso: 'Babilonia la grande, la madre delle prostitute e degli orrori della terra'" (Apocalisse 17:5); "è diventata covo di demòni, rifugio di ogni spirito impuro, rifugio di ogni uccello impuro e rifugio di ogni bestia impura e orrenda" (18:2). Come abbiamo esaminato, queste sono le immagini della Chiesa così come si è manifestata nella storia.
D'altra parte, la 'Babilonia la grande' della quarta profezia è la città "che ha fatto bere a tutte le nazioni il vino della sua sfrenata prostituzione" (14:8). Questo blog si è concentrato sulle immagini e sulle tradizioni del popolo in attesa del Salvatore al tempo in cui visse Gesù. A quel tempo, avevano un'immagine del Salvatore come re con il potere di liberare il suo popolo dal dominio romano. Avevano anche una tradizione epitalamica che interpretava la relazione tra Dio e il suo popolo attraverso l'allegoria del matrimonio, pur sapendo che Dio voleva stabilire una relazione genitore-figlio con il suo popolo (cfr. blog № 43). Quando i discepoli che erano stati formati direttamente da Gesù Cristo morirono, sorse nella Chiesa una corrente che incorporò questa tradizione nella sua teologia. Questa è la 'Babilonia la grande' della quarta profezia.
Le 'sette coppe' della quarta profezia, mostrate nella figura precedente, sono dette "sette coppe d'oro, colme dell'ira di Dio, che vive nei secoli dei secoli" (15:7) e significano la potenza del Nuovo Testamento, che fu istituito proprio in quell'epoca. Questa potenza, pur costringendo la Chiesa ad attraversare un periodo di agonia, la spinge verso la perfezione della liturgia della Messa.