2023/08/21
105. La carne di tutti gli uomini, piccoli e grandi
Finora abbiamo visto che le parole, o testimonianze, di Gesù nei Vangeli si sono adempiute nel Libro dell'Apocalisse alla maniera dello "Spirito di profezia". I credenti, che sono con lo Spirito Santo e di concerto con esso, sono coloro che devono dare fondamento a questa nuova profezia.
Mentre Gesù era sulla terra, i suoi discepoli erano protetti dalla Parola che usciva dalla sua bocca e dal nome del Padre (cfr. Giovanni 17:12). Erano protetti dalla "bestia" e dal "falso profeta". Oggi i credenti che ascoltano la Parola sono protetti ricevendo la "spada della Parola", che è ridiventata Parola vivente per mezzo dello Spirito Santo, e sperimentando loro stessi l'ascolto della Parola (cfr. blog № 104). Questo perché si verifica l'esperienza di distinguere "la bestia" e il "falso profeta" da se stessi. Questa esperienza si trasforma in riconoscimento, con l'aiuto della formazione dell'Apocalisse. Così, la peculiarità del discepolato di Gesù trasuda gradualmente in superficie.
Inoltre, come descritto da Gesù nel suo commento alla Parabola della zizzania: "Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno" (Matteo 13:37-38), i credenti sono quelli che "caddero sul terreno buono" nella Parabola del seminatore (cfr. Matteo 13:8).
Questi semi non sono quelli di coloro che hanno schernito e vituperato Gesù sulla croce, come i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani, né di coloro che erano curiosi di ascoltare le parole di Gesù che gridava forte prima della sua morte (cfr. blog № 99), tanto meno del centurione, che rifiutò ostinatamente la sua visita per paura che si venisse a sapere del suo coinvolgimento con lui, dicendo: "Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto" (Matteo 8:8), che non lo incontrò nemmeno di persona, dicendo: "ma di' una parola e il mio servo sarà guarito" (Luca 7:7) (cfr. blog № 100).
I credenti sono i discepoli di Gesù ai quali "è dato conoscere i misteri del regno dei cieli" (Matteo 13:11). Sono i credenti paragonati a "tutti gli uomini..., piccoli e grandi" (Apocalisse 19:18) che si sono realizzati alla maniera dello "Spirito di profezia" nell'Apocalisse (cfr. blog № 101).
È fondamentale che i credenti cerchino costantemente Dio per rimuovere consapevolmente e razionalmente da se stessi tutti i desideri creati dalla conoscenza e dall'esperienza umana, che essi stessi hanno trascurato. Quando queste concupiscenze che hanno perseguito, saranno divorate da "tutti gli uccelli che volano" (Apocalisse 19:17), si potrà vedere chiaramente ciò che veramente si cerca.
Il luogo in cui ogni concupiscenza dei credenti che ascoltano la Parola viene rimossa più ragionevolmente è il luogo in cui sono nati di nuovo come figli di Dio, il luogo da cui sono venuti e verso cui stanno andando. In quel luogo, l'Eucaristia viene portata, innalzata come Gesù, e attira a sé tutti gli uomini (cfr. Giovanni 12:32). Come Mosè aveva visto il Signore faccia a faccia, i discepoli di Gesù hanno visto il Signore Gesù. E ora i credenti vedono il Signore nell'Eucaristia sul posto.