Rivelazione di Gesù Cristo, al quale Dio la consegnò per mostrare ai suoi servi le cose che dovranno accadere tra breve. Ed egli la manifestò, inviandola per mezzo del suo angelo al suo servo Giovanni, il quale attesta la parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo, riferendo ciò che ha visto. (Apocalisse 1:1-2)

 2023/06/26


97. La quarta "beatitudine" e le chiavi di Pietro 

Il Regno di Dio è arrivato attraverso la Passione di Gesù. Siamo noi, la Chiesa, con lo Spirito Santo, a compiere la Pasqua nel Regno di Dio, affinché Gesù possa mangiare di nuovo la Pasqua (cfr. blog № 96). Il giorno delle "nozze dell'Agnello" (Apocalisse 19:7) fu il giorno in cui venne istituito il Nuovo Testamento, la sposa dell'Agnello. Sono proprio le "opere giuste dei santi" (Apocalisse 19:8) che l'autore aspettava. Così, dopo aver scritto la quarta "beatitudine" e "Queste parole di Dio sono vere", l'autore cercò di prostrarsi ai piedi dell'angelo per adorarlo. L'angelo glielo impedì e gli disse che le profezie sarebbero continuate, dicendo: "La testimonianza di Gesù è lo Spirito di profezia" (Apocalisse 19:10). 

All'inizio di queste profezie, un "cavallo bianco" apparve dal cielo, chiarendo che le vere "parole di Dio" che portano la soluzione alla "beatitudine" di coloro che sono "invitati al banchetto di nozze dell'Agnello" (Apocalisse 19:9) sono le parole di Pietro: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente" (Matteo 16:16) (cfr. blog № 95). Queste parole, di cui Gesù ha detto: "Né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli" (Matteo 16:17), hanno quindi un'efficacia particolare. 

Con questa efficacia, Gesù ha continuato le sue parole: "E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa" (Matteo 16:18). Ponendo le parole di Pietro, "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente", a fondamento della sua chiesa, Gesù garantì che le potenze della morte sarebbero state sigillate. Egli annunciò anche che l'efficacia di queste parole sarebbe stata valida contemporaneamente sulla terra e in cielo, sia quando si legava che quando si scioglieva, dicendo: "A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli" (Matteo 16:19). 

L'espressione particolare "La testimonianza di Gesù è lo Spirito di profezia" si riferisce al fatto che la testimonianza di Gesù nel Nuovo Testamento, diventando le profezie della Nuova Alleanza, si realizzerà nei singoli cristiani che collaborano con lo Spirito Santo, proprio come le profezie dell'Antica Alleanza si sono realizzate attraverso Gesù Cristo. Perciò l'efficacia delle parole di Pietro "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente", legate alla "beatitudine" di "gli invitati al banchetto di nozze dell'Agnello", appartiene a tutti i cristiani. 

Da questo punto in poi, l'Apocalisse descrive il processo attraverso il quale "la testimonianza di Gesù" nei Vangeli si compie alla maniera dello "Spirito di profezia". L'apprendista dell'Apocalisse, che la recita ad alta voce, ne ascolta la voce e la ricorda, arriva a rivivere la simulazione della realtà di Dio, per così dire, che l'autore Giovanni ha sperimentato (cfr. Apocalisse 19:14-20:5). Man mano che i loro sensi si abituano al modo in cui funziona lo "Spirito di profezia", diventano capaci di vedere gli eventi quotidiani sovrapporsi alla realtà divina. 

Maria K. M.


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