Rivelazione di Gesù Cristo, al quale Dio la consegnò per mostrare ai suoi servi le cose che dovranno accadere tra breve. Ed egli la manifestò, inviandola per mezzo del suo angelo al suo servo Giovanni, il quale attesta la parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo, riferendo ciò che ha visto. (Apocalisse 1:1-2)

 2022/06/06


42. Fino alla pienezza dei tempi

Come ho scritto nel numero precedente, esamineremo come il fatto che Dio ed il popolo abbiano una relazione genitore-figlio, sia diventato ambiguo. Nella Genesi, vediamo che Dio si prende meticolosamente cura del popolo che ha creato. Fin dall'inizio, Dio è il vero genitore del popolo. Dio, che sapeva che quando gli esseri viventi diventano plurali, si verificano informazioni accidentali a causa della loro spontaneità (cfr. questo blog № 4), ha preparato "l'inimicizia" per quando le persone non rispettano il suo comando, che vieta loro di mangiare il frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male (cfr. questo blog № 23, № 24). Inoltre, è scritto che, dopo averli espulsi dal giardino di Eden, "Il Signore Dio fece all'uomo e a sua moglie tuniche di pelli e li vestì" (Genesi 3:21). Dio è sempre stato il genitore che ha accompagnato l'uomo e lo ha aiutato a evolversi anche fuori del Giardino di Eden. L'uomo, invece, dopo aver ottenuto la conoscenza mangiando il frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male, nella sua interazione con Dio, sentì che Dio aveva detto alla donna: "Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ed egli ti dominerà" (Genesi 3:16), e si illuse di dover governare su di lei. L'uomo creò la finzione che "ella fu la madre di tutti i viventi" (Genesi 3:20) e le diede il nome di Eva. Dandole un nome e governando su di lei, la "madre di tutti i viventi", l'uomo voleva diventare autorevole come Dio, così come aveva imposto "nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli animali selvatici" (Genesi 2:20) per governare su di loro. In questo modo, giudicò la parola di Dio in base alla conoscenza che ne aveva ricavato, prendendo informazioni accidentali, e ne fece un atto, che fu la causa decisiva della sua espulsione dal Giardino dell'Eden. La parola di Dio: "L'uomo è diventato come uno di noi quanto alla conoscenza del bene e del male" (Genesi 3:22), significa che l'uomo è diventato uno che conosce il bene e il male non da Dio, ma prendendo informazioni accidentali. Gesù ha sottolineato questa situazione come segue. "Per quale motivo non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alla mia parola. Voi avete per padre il diavolo e volete compiere i desideri del padre vostro" (Giovanni 8:43-44). È stato così anche per Eva, che è stata espulsa dal Giardino insieme all'uomo. Eva, che partorì un figlio, Caino, attraverso un rapporto sessuale con l'uomo, si illuse che Dio fosse la causa della sua gravidanza e disse: "Ho acquistato un uomo grazie al Signore" (Genesi 4:1), perché Dio le aveva detto: "Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze" (Genesi 3:16). Questa illusione finì per creare un mondo fittizio in cui le persone sovrapponevano l'immagine della relazione coniugale alla relazione tra Dio e gli uomini e ne sognavano il futuro. Gli uomini, divenuti "Signori" in sostituzione di Dio, avendo autorità e potere, stabilirono l'istituzione con contratti e garanzie, chiamata matrimonio, in una società basata sui rapporti di sangue. Le donne furono viste come parte della proprietà degli uomini e il rapporto tra Dio e il popolo fu lasciato sempre più ambiguo. Nel frattempo, Dio, il vero genitore degli uomini, aveva atteso la pienezza dei tempi mentre gli uomini si evolvevano, continuando ad accompagnare loro e la loro storia. (Da continuare)

 Maria K. M.


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