Rivelazione di Gesù Cristo, al quale Dio la consegnò per mostrare ai suoi servi le cose che dovranno accadere tra breve. Ed egli la manifestò, inviandola per mezzo del suo angelo al suo servo Giovanni, il quale attesta la parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo, riferendo ciò che ha visto. (Apocalisse 1:1-2)

 2024/01/15


126. Interfaccia Parte 1

La volta scorsa abbiamo discusso il Giardino dell'Eden come coscienza umana. Da questa prospettiva procederemo nuovamente con la nostra discussione. Il motivo per cui ci avviciniamo di nuovo agli eventi accaduti alle prime due persone all'inizio della Genesi è quello di cercare di affrontare i restanti temi dell'Apocalisse, la quinta 'beatitudine' riguardante la 'prima resurrezione' e la 'seconda morte" e la settima profezia 'della spiritualità dello Spirito Santo' (cfr. figura del blog № 120), dal loro punto di partenza (cfr. blog № 121). 

La prima idea di Dio quando ha creato l'umanità è stata: "Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra" (Genesi 1:26). La parola "nostra" si riferisce a Dio Padre, a Dio Figlio e a Dio Spirito Santo. Ma, come disse Gesù: "Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!". (Luca 11:13), lo Spirito Santo è un essere unico, quindi la "nostra immagine" che gli uomini potevano accettare senza troppe difficoltà era quella del Padre e del Figlio. 

La Bibbia descrive poi come segue quando Dio ha concretizzato questa idea: "E Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò" (Genesi 1:27). Creò l'uomo maschio e femmina perché acquisissero l''immagine di Dio' avendo figli e diventando genitori. 

Poi si scopre che anche molti animali hanno figli attraverso la riproduzione, proprio come gli uomini. Così come l'uomo è stato dotato della spontaneità che deriva dalla parola "Sia...", con cui Dio ha creato ogni realtà, e della conoscenza e della memoria proporzionate, anche le altre creature hanno la spontaneità insieme alla conoscenza e alla memoria proporzionate alla loro specie. 

Così, Dio benedisse l'uomo e la donna e comandò loro: "Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra" (Genesi 1:28). Qui, per il comando "soggiogatela", era sufficiente che l'uomo acquisisse l''immagine di Dio', ma per rispondere a quello "dominate" era essenziale la "nostra somiglianza". 

Per questo motivo, Dio soffiò nell'uomo il 'alito di vita' e, tra questo e la sua conoscenza e memoria proporzionale, pose l''albero della vita' e l''albero della conoscenza del bene e del male'. Il 'alito di vita' e l''albero della vita' manifestano la "nostra somiglianza", che deriva dalla spontaneità e dalla conoscenza di Dio. L''albero della conoscenza del bene e del male' funziona come un'interfaccia attraverso la quale la "nostra somiglianza" è collegata alla conoscenza e alla memoria proporzionate. 

Così, l'uomo è sostenuto da due spontaneità divine: la spontaneità del "alito di vita" e la spontaneità che deriva dal comando "Sia...". È per questo motivo che l'uomo cerca ciò che è. 

Per continuare 

Maria K. M.


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