2024/12/16
174. I tre Giovanni
Il Crocifisso di San Damiano raffigura tre uomini
distinti. Si tratta di Giovanni, l'autore dell'Apocalisse, che tiene in mano il
rotolo sigillato raffigurato in alto; Giovanni l'Apostolo, raffigurato con la
madre di Gesù a destra del crocifisso centrale; e un uomo raffigurato solo dal
collo in su, in dimensioni più piccole, dietro il centurione, sul lato sinistro
del crocifisso. Questi tre uomini sono raffigurati con la caratteristica forma
della fronte, che non è presente nelle altre figure.
La raffigurazione di Giovanni, l'autore dell'Apocalisse,
che tiene in mano il rotolo sigillato, doveva richiamare la nostra attenzione
sull'Apocalisse (cfr. blog № 161). La rappresentazione di Giovanni apostolo,
raffigurato con la madre di Gesù, rappresenta il sacerdozio ed il sacerdote
(cfr. blog № 166). Allora, chi è il terzo uomo dietro il centurione e qual è il
suo tema?
In primo luogo, il centurione raffigurato rappresenta l'Impero romano, che ha abbracciato il cristianesimo. Il cristianesimo, che aveva messo radici nell'Impero romano, preservò Roma dalla distruzione dell'Impero romano d'Occidente. Ottocento anni dopo, Francesco nacque in un luogo e in un'epoca in cui era normale essere cristiani. A quel tempo, la filosofia greca, in particolare Aristotele, stava gradualmente influenzando la Chiesa cattolica.
La raffigurazione del Vangelo di Giovanni sul Crocifisso di San Damiano sembra mostrare il momento in cui la Chiesa di Gesù, nata con la conclusione della Nuova Alleanza attraverso il sangue di Gesù, che annunciava la venuta del Regno di Dio, ha compiuto la sua missione. I fedeli che ereditano l'opera di salvezza di Cristo attraverso la loro iniziazione alla fede assumono le posizioni di sacerdote e di congregazione nella liturgia della Messa compiuta intorno all'Eucaristia. Inoltre, hanno tre chiamate sul modello della Sacra Famiglia - Maria, Giuseppe e Gesù - che ha accolto l'unigenito Figlio di Dio.
Il tema per Francesco è stato innanzitutto quello di rivelare le vocazioni della Chiesa nata vicino alla Croce, incarnando la “vocazione di Gesù”, affinché si realizzasse la rappresentazione del Vangelo di Giovanni raffigurata nel crocifisso. Tuttavia, ha accettato il diaconato seguendo la raccomandazione della Chiesa perché amava la Chiesa. Le vocazioni della Chiesa sono radicate nella Sacra Famiglia. Francesco si è naturalmente concentrato sulla stalla della Natività.
“Il santo sacrificio viene celebrato sopra la mangiatoia e Francesco, levita di Cristo, canta il santo Vangelo. Predica al popolo e parla della nascita del re povero e, nel nominarlo, lo chiama, per tenerezza d’amore, il 'bimbo di Bethlehem'.” (Leggenda Maggiore - Vita di san Francesco -: di Bonaventura da Bagnoregio)
Da continuare.
Maria K. M.
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