Rivelazione di Gesù Cristo, al quale Dio la consegnò per mostrare ai suoi servi le cose che dovranno accadere tra breve. Ed egli la manifestò, inviandola per mezzo del suo angelo al suo servo Giovanni, il quale attesta la parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo, riferendo ciò che ha visto. (Apocalisse 1:1-2)

 2023/12/04


120. Composizione profetica dell'Apocalisse 3/3

Una profezia prepara naturalmente chi la ascolta a ciò che racconta. Perciò, la composizione profetica dell'Apocalisse di Giovanni ha il carattere di un libro di formazione che prepara i discepoli allo Spirito Santo che testimonia Gesù (cfr. Giovanni 15:26) (cfr. Apocalisse 1:3). Quando lo Spirito Santo scese, "apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro" (Atti 2:3), che descrive come lo Spirito Santo si connetta con il regno della coscienza nel cervello dell'individuo per dichiarare ai discepoli ciò che ha preso da Gesù e per addestrarli. 

Nel regno della loro coscienza, dal contatto costante e stretto con Gesù è emerso un regno abituale e inconsapevole, nel quale è stata inserita la visione del mondo di Gesù Cristo. Il notevole comportamento dei discepoli dopo la Pentecoste dimostra che la visione del mondo di Gesù Cristo, che essi tenevano nell`area inconscia, fu in quel momento portata nel regno della coscienza dallo Spirito Santo. Affinché la loro esperienza potesse essere condivisa con la generazione successiva, è necessario che abbia la visione del mondo di Gesù Cristo. Per questo motivo È qui che è stata scritta l'Apocalisse di Giovanni. 

La figura qui sopra mostra che, attraverso la pratica quotidiana di recitare e ascoltare l'Apocalisse, emerge un'area abituale e inconscia all'interno del regno della coscienza del credente, dove la visione del mondo di Gesù Cristo può essere collocata e mantenuta. L'area verde in alto rappresenta il regno della coscienza umana, mentre quella arancione rappresenta l'area dell'inconscio. Il 'Nuovo Testamento' stabilito e i "Requisiti essenziali per il completamento della liturgia della Messa" (cfr. blog №116) da esso derivati sono collocati nel regno della coscienza. 

Le sette 'beatitudini' che appaiono in punti cruciali della Rivelazione risvegliano ogni volta gli apprendisti al fatto che questa formazione si sta svolgendo nel loro ambito di coscienza. Inoltre, la sesta e la settima 'beatitudine' nella Spiritualità dello Spirito Santo sono una delle forze motivanti per i credenti che entrano qui per tornare alla loro routine quotidiana con la formazione del Libro della Rivelazione e della liturgia della Messa (cfr. blog№ 94). 

D'altra parte, nella "Profezia della caduta della Chiesa" (capitoli 17-18), non si trova la "beatitudine", ma le parole della vittoria dell''Agnello' e di 'quelli che stanno con lui' (cfr. Apocalisse 17:14). Queste parole corrispondono a quelle della "Profezia del completamento della liturgia della Messa" (cfr. Apocalisse 19:11-16) e richiamano la Chiesa al completamento della liturgia della Messa.

 Maria K. M.



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